“Il personale della I CARE, ex Viareggio Patrimonio, riunitosi in assemblea in preparazione dell’incontro previsto con la dirigenza ed il Comune per il 25 Ottobre, ribadisce le proprie posizioni sostenute da tempo e confermate
anche da quanto è emerso nella riunione tenuta dalla dirigenza I Care con il Dott. Cesare Cava ed il Sub Commissario Dal Punta lunedì scorso”. Lo scrive la Filcams-Cgil provinciale in una nota.

“Per quanto riguarda l’organizzazione, il ritorno del supporto di ANCI INNOVAZIONE dimostra la necessità della dirigenza I CARE di supportare la gestione del servizio tributi, ma tali professionalità per quanto utili potevano essere individuate anche internamente, come dimostrano questi mesi in cui non c’è stato nessuno.

“In azienda esistono già tutte le professionalità, vanno solo messe in condizione di operare con le necessaria organizzazione.

“Il fatto che sia stato ribadito anche dai consulenti esterni oltre che dal Collegio Sindacale del Comune che è necessario dare un inquadramento adeguato al personale rende non differibile questa scelta, l’attuale inquadramento impedisce di poter svolgere delle mansioni, perché non consente la necessaria autonomia e rischia di portare il servizio alla paralisi.

“Non si può pretendere che il personale svolga delle mansioni di un certo tipo, assumendosi certe responsabilità, senza averne riconosciuta la professionalità.

“Deve essere poi dato seguito all’impegno sottoscritto in sede di passaggio del personale, in merito alla deroga al “jobs act” coerentemente con gli impegni presi, perché queste persone non sono di fatto nuovi assunti, bensì lavorano da anni nel solito posto a fare il solito lavoro, anzi oggi lavorano di più e sono pagati di meno.

“Gli orari infine riteniamo che debbano essere improntati sulle esigenze del servizio e delle persone.

“Queste richieste non sono rivendicazioni corporative per salvaguardare alcuni lavoratori, ma vogliono garantire coerenza ed una gestione adeguata ad un settore nevralgico per il Comune, l’ufficio tributi, che se funziona garantisce risorse ai servizi della cittadinanza.

“Molti hanno negli anni giocato a non consentire di far lavorare bene il servizio in questi anni, forse per incompetenza e forse per altre finalità, scaricando le responsabilità sul personale.

“Questo gioco deve finire. Il rischio se non si daranno risposte coerenti all’organizzazione del lavoro è la paralisi del servizio, con inevitabili cartelle pazze e la prescrizione molte pratiche.

“Il personale pretende di essere messo nelle condizioni organizzative e contrattuali di lavorare bene, e non accetta di vedersi scaricare le inefficienze della politica o di chi non sa gestire.

“Se come sembra è cominciata una fase nuova il 25 avremo le risposte che aspettiamo”.

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ultimo aggiornamento: 24-10-2016


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